Santa Fiora: guida completa per vivere il borgo e i suoi dintorni nel weekend
Immerso nel cuore del Monte Amiata, in provincia di Grosseto, Santa Fiora è uno di quei borghi toscani che sembrano usciti da un dipinto: pietra, acqua e silenzio si intrecciano tra vicoli medievali e piazze vive di tradizioni, offrendo al visitatore un equilibrio raro tra storia, natura e autenticità.
Riconosciuto tra I Borghi più belli d’Italia, Santa Fiora è un piccolo gioiello perfetto per chi cerca un weekend rilassante tra arte, passeggiate e buona cucina.
In questa guida trovi tutto quello che serve per organizzare la tua visita: cosa vedere, dove mangiare, passeggiate nei dintorni, eventi e festival 2025, con consigli pratici e curiosità per vivere il borgo senza perdere nulla.
Come arrivare e informazioni pratiche
Santa Fiora si trova sul versante grossetano del Monte Amiata, a circa un’ora e mezza da Firenze e un’ora da Siena.
È raggiungibile in auto percorrendo la SS223 Grosseto–Siena e proseguendo per Arcidosso. Per chi arriva da sud, l’uscita consigliata è Paganico.
Parcheggi gratuiti si trovano all’ingresso del borgo, vicino alla Peschiera e al Municipio–
L’ufficio turistico comunale si trova in Piazza Garibaldi (tel. +39 0564 977142 – comune.santafiora.gr.it), dove è possibile richiedere mappe, orari e materiale informativo.
Il periodo migliore per visitarla va da maggio a ottobre, quando eventi, mercatini e sagre animano il centro storico e i boschi del Monte Amiata esplodono di colori.
Cosa vedere a Santa Fiora
Il cuore antico: il quartiere Castello
Il tuo percorso può cominciare dal quartiere Castello, nucleo originario del borgo: qui si trovano i resti del Castello Aldobrandesco, che dominava la vallata e il Palazzo Sforza Cesarini, oggi sede del Municipio.
Poco distante, la Torre dell’Orologio scandisce da secoli il tempo della vita del paese. All’interno del palazzo si può visitare il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata, che racconta la storia mineraria della zona attraverso immagini, strumenti e installazioni multimediali.

Il quartiere Borgo e il Ghetto ebraico
Scendendo verso il quartiere Borgo, si attraversano stradine lastricate che conducono al vecchio Ghetto ebraico, uno dei più antichi della Toscana. Qui vissero famiglie di commercianti e banchieri che contribuirono alla prosperità economica del borgo tra il XVI e il XVII secolo.
Lungo Via Carolina si incontrano scorci suggestivi, balconi fioriti e piccole botteghe di artigiani locali. Da non perdere la Chiesa del Suffragio, con i suoi altari in terracotta robbiana, testimonianza dello splendore rinascimentale toscano.

Il quartiere Montecatino e la Peschiera
La parte più pittoresca di Santa Fiora è forse il quartiere Montecatino: qui si trova la celebre Peschiera, un grande bacino d’acqua alimentato dalle sorgenti del fiume Fiora, trasformato nel Cinquecento in giardino e riserva di pesci per i nobili Sforza.

L’acqua è la vera protagonista del luogo: scorre tra muretti e giardini, si riflette sulle case di pietra e crea un’atmosfera rilassante.
Accanto alla Peschiera si erge la Chiesa della Madonna delle Nevi, costruita sopra le sorgenti del fiume: dal pavimento in vetro si possono osservare le acque che sgorgano limpide, una visione sorprendente che emoziona grandi e bambini.
Passeggiate e natura: il Monte Amiata da esplorare
Tra le più amate c’è la Passeggiata delle Fonti, un sentiero che parte dal centro storico e si inoltra tra castagni e ruscelli. È adatto a tutti e offre scorci bellissimi, soprattutto in autunno, quando il bosco si tinge di rosso.
Gli escursionisti più esperti possono invece spingersi verso la Croce Monumentale del Monte Amiata, a oltre 1.700 metri di altitudine, raggiungibile anche in mountain bike. Da qui la vista spazia sulla Maremma, l’Abruzzo e, nelle giornate limpide, fino al mare Tirreno.
Se preferisci un’esperienza più rilassata, puoi visitare il vicino Parco della Selva, perfetto per picnic e momenti di quiete.
Itinerari consigliati per un weekend
Itinerario 1 – Santa Fiora in un giorno
Mattina: visita al quartiere Castello, Palazzo Sforza Cesarini e Museo delle Miniere.
Pausa pranzo in una trattoria tipica.
Pomeriggio: passeggiata tra il Borgo e la Peschiera, con sosta alla Chiesa della Madonna delle Nevi.
Aperitivo in Piazza Garibaldi e cena vista vallata.
Itinerario 2 – Weekend tra arte e natura
Sabato: arrivo, check-in e primo giro nel centro storico; visita al Ghetto ebraico e alla Peschiera (fare tante foto instragrammabili); cena con piatti tipici del Monte Amiata.
Domenica: escursione nel Parco della Selva o salita alla Croce del Monte Amiata; pranzo in agriturismo e rientro nel pomeriggio.
Dove mangiare a Santa Fiora
Ristoranti e trattorie
- Ristorante Il Barilotto – Cucina toscana autentica, specialità di funghi, pici e carne alla brace. Ambiente familiare e panoramico.
- Enoteca Aldobrandesca– Ottimo per chi ama i piatti casalinghi: zuppe, crostoni, il famoso lampredotto e dolci fatti in casa.
- Pizzeria Edènapoliasantafiora – Ideale per famiglie e gruppi, con pizze e piatti semplici ma gustosi.
Prodotti tipici
Il territorio del Monte Amiata è ricco di sapori: castagne, funghi porcini, miele, formaggi e olio extravergine d’oliva. In autunno si trovano facilmente piatti a base di marroni e l’iconica acquacotta, zuppa povera ma saporitissima, simbolo della tradizione contadina.
Eventi, festival e sagre 2025
Santa Fiora è un borgo che vive tutto l’anno, ma in estate e autunno si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto.
- Santa Fiora in Musica (luglio-agosto): concerti di musica classica, jazz e folk nei luoghi più suggestivi del borgo (comune.santafiora.gr.it).
- Festa Medievale “Tre giorni in Contea” (luglio): rievocazioni, mercatini e spettacoli itineranti tra le vie del centro storico (Festa Medievale Santa Fiora tre giorni in contea 2024 – I Borghi più Belli d’Italia).
- Palio delle Sante Flora e Lucilla (ultima domenica di luglio): sfilate in costume e corsa tradizionale tra i rioni.
- Festa della Madonna delle Nevi (5 agosto): celebrazioni religiose e spettacoli musicali.
- Sagra del Fungo Porcino di Bagnolo: stand gastronomici, degustazioni e musica popolare. Quest’anno con la sua 49ª edizione il 4-5 e 10-11-12 ottobre 2025! Clicca qui per informazioni!
- Festa del Marrone Santafiorese: quest’anno l’ 1 e il 2 Novembre 2025. Clicca qui!
- Notte Bianca di Santa Fiora (estate): negozi aperti, musica e spettacoli fino a tarda notte.
Per aggiornamenti su date e programmi visita chebellafirenze.it o la sezione eventi ufficiale del Comune di Santa Fiora.
Escursioni nei dintorni
A pochi chilometri da Santa Fiora si trovano alcuni borghi imperdibili:
- Arcidosso, con il suo castello medievale e la Rocca Aldobrandesca.
- Roccalbegna, affacciato su una gola spettacolare e circondato da boschi di castagni.
- Piancastagnaio, ideale per chi ama i panorami e le sagre autunnali.
Per chi desidera un’esperienza termale, a circa 30 minuti si trovano i celebri Bagni San Filippo, con le formazioni calcaree della Balena Bianca immerse nel bosco.
Dove dormire a Santa Fiora
Per goderti al meglio il borgo, l’ideale è dormire nel centro storico o appena fuori, tra agriturismi e dimore con vista sull’Amiata.
- Hotel Valle del Fiora – Centralissimo, camere curate e colazione con prodotti locali.
- Agriturismo La Leggenda – Circondato da un meraviglioso bosco di castagni secolari e silenzio, perfetto per famiglie e amanti della natura, con piscina e barbecue.
- B&B La Peschiera– In posizione incantevole accanto alla Peschiera, con vista sull’acqua e atmosfera romantica.
Molte strutture offrono pacchetti weekend o esperienze abbinate (trekking guidati, degustazioni di vino e olio, laboratori di cucina).
Consigli finali per un weekend perfetto
Santa Fiora è un borgo da scoprire lentamente. Ti consigliamo di arrivare nel tardo pomeriggio, quando la luce dorata del tramonto accarezza le facciate di pietra e il paese si svuota dai turisti.
Porta scarpe comode: le stradine sono in salita e spesso lastricate. Non dimenticare una felpa, anche in estate le serate possono essere fresche grazie all’altitudine (687 m).
Infine, lascia che sia l’acqua a guidarti: seguila lungo le fonti, ascoltala scorrere nella Peschiera, e capirai perché Santa Fiora è chiamata il paese dell’acqua.
