Lucca Eventi I Natalecci: storia dei falò, quando e come vederli

Lucca Eventi I Natalecci: storia dei falò, quando e come vederli

Il Natale in Toscana è pieno di antiche tradizioni tramandate nel corso dei secoli di generazione in generazione. La maggioranza delle tradizioni è legata all’ accensione di fuochi, fiaccole, ceppi e falò. Tra gli eventi a Lucca troviamo quella dei Natalecci, che si svolge a Gorfigliano. Questa cittadina vicino Minucciano si trova nel cuore selvaggio della Toscana del nord, tra montagne e foreste. Qui i suoi abitanti sono riusciti a mantenere viva una tradizione antichissima che nessuno sa bene quando sia iniziata. Scopriamo tutto su questi altissimi falò e soprattutto quando e come vederli per non perdere uno spettacolo davvero unico.

Lucca Eventi I Natalecci: Storia dei falò

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Le origini dei Natalecci sono antichissime, c’è addirittura chi dice che possano risalire a cento anni prima della nascita di Cristo. Gli abitanti del paese iniziano a costruire diversi mesi prima di Natale, secondo tradizione, queste altissime torri di legna di ginepro, per poi incendiarle la notte del 24 dicembre.

Da sempre i contadini in ogni parte dell’ Europa hanno avuto l’ usanza di accendere dei falò in diversi periodi dell’ anno e questo serviva per due funzioni principali, quella di purificare, distruggendo influenze negative come streghe, demoni e mostri, ma anche per eliminare malattie, dispiaceri e dolori in modo da guardare con fiducia alle nuove stagioni che stavano per iniziare. Un altro motivo per il quale si accendevano fuochi era per fare festa al sole, queste cerimonie avvenivano nel solstizio d’ inverno, come oggi a Gorfigliano, e servivano per aggraziarsi Dio Sole in modo che donasse luce e calore. Dalle scintille, della direzione del fumo, del rumore della pianta di ginepro durante la bruciatura, si ottenevano presagi su epidemie, raccolti e carestie, mentre i tizzoni si conservavano come amuleti.

La chiesa cercò di proibire queste tradizioni, ma essendo dure a morire  la chiesa cristiana cominciò ad associare il sole all’immagine di Gesù. Così oggi ci ritroviamo la tradizione dei Natalecci e nessuno sa quando sia venuta all’ esistenza, proprio per i fatti appena citati. Nel tempo a questo rito è stato assegnato il significato di riscaldare il Bambino Gesù nelle sua venuta al mondo.

Lucca Eventi: In cosa consistono i Natalecci e dove vederli

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Per costruire la struttura del Nataleccio viene conficcato a terra un tronco di legno chiamato ” tempia” che può essere di cerro, faggio o castagno e viene ricoperto, attraverso un’ abile tessitura, di rami di ginepro. La costruzione viene posta nel punto più alto del città in modo che tutti possano vederlo. Per mesi giovani e meno giovani sono impegnati in questo estenuante lavoro di ” tessitura”.

I Natalecci possono raggiungere anche 20 metri d’ altezza e la fiamma deve durare almeno venti minuti e non fare fumo. Questi erano i criteri per giudicare il vincitore, quando questa era una competizione fino a qualche anno fa, poi è stata cancellata a causa degli feroci scontri tra i sette quartieri coinvolti. Ora sono solo tre che tengono viva questa competizione: Bagno, Culiceto e Fanalo. Anche durante la pandemia sono stati costruiti ben otto Natalecci, questo ci fa riflettere su quanto sia sentita la tradizione.

La notte del 24 dicembre al suono dell’ Ave Maria si da fuoco ai Natalecci tra applausi e urla degli spettatori. Cessato il fuoco tutti corrono in piazza per discutere sull’ esito, tra polemiche e accese discussioni. Un tripudio di emozioni e sentimenti che potrete vivere solo a Gorfigliano la notte di Natale.

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