Lo scopo del progetto Smart City che ha coinvolto Firenze sta nel creare una società solidale e sostenibile, in grado di migliorarsi anche di fronte alle problematiche più complesse grazie a spinte innovative e a un insieme di realtà sociali.
Firenze Smart City, la città resiliente
La resilienza dimostra la capacità di adattarsi al cambiamento ed è in quest’ottica che a Firenze è stato lanciato il progetto Smart City per creare un metodo capace di concentrare le energie al fine di raggiungere gli obiettivi sopra citati.
Solitamente con il termine “Smart City”, s’intende una città che diventa sempre più moderna dal punto di vista tecnologico, dello sviluppo urbano e degli aspetti sociali per far sì che ci sia la migliore governance possibile con il minor investimento possibile di denaro.
Firenze si differenzia dalle altre città perché nel termine “Smart City” è stato introdotto, appunto, il concetto di adattamento, e da lì nasce la resilienza del capoluogo toscano. Una città in grado di modificare le proprie strutture sociali e fisiche, assicurando per esempio il miglior stile qualitativo della vita a fronte di emergenze anche gravi, come i cambiamenti climatici, è una città in grado di adattarsi e, pertanto, intelligente.
Firenze è quindi una città che vuole cambiare nel processo di costruzione, senza limitarsi ad adeguarsi al cambiamento.
Lo sviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile, e quindi durevole, di una città necessità proprio della resilienza. E’ importante agire prima di tutto sui modelli gestionali e organizzativi dei sistemi urbani.
Una città sostenibile è una città resiliente. Parlando del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP), approvato in città al patto dei Sindaci del 2010, che vede la riduzione del 21% delle emissioni di Co2 nell’atmosfera e si prefigge l’ambizioso traguardo, nel 2030, di ridurlo del 40%. Si pensa ancora più avanti, a Firenze, arrivando perfino al 2050, dove si dovrebbe ridurre tale emissioni del 70%.
Naturalmente è impossibile, oggi, garantire al 100% il raggiungimento di questi obiettivi, poiché Firenze è comunque una città storica e d’arte, sulla quale non sempre è possibile intervenire proprio per proteggere la città e le opere e costruzioni che la compongono, ma sicuramente c’è da ben sperare perché Firenze da sempre è capace di emanare energia creativa e innovativa.
Firenze Smart City: un compito difficile ma possibile.
Nell’ambito del progetto STEEP (System Thinking for Efficiency Energy Planning), Firenze ha avuto modo di confrontarsi con le città di Bristol, nel Regno Unito, e San Sebastian, in Spagna.
E’ stato condiviso fra le realtà presenti che è necessario tenere a mente che la città è composta da vari elementi, tutti inevitabilmente interconnessi fra loro, quindi un’ipotetica singola azione in un determinato settore della città avrà delle ripercussioni anche sugli altri aspetti cittadini.
Stiamo parlando, comunque, di uno strumento facile e flessibile, nato proprio tenendo conto delle innovazioni e delle evoluzioni in tutti i settori, ma principalmente in quelli ritenuti più importanti, ovvero ICT, mobilità e efficientamento energetico. Lo Smart Plan inoltre prevede la condivisione non solo dei fiorentini residenti in città ma anche di chi ha un’attività a Firenze.
Ci si aspetta che le proposte arrivino anche e principalmente dalla popolazione per andare a formare una strategia e una pianificazione. La prima tappa del piano è per il 2030, quindi stiamo parlando di un percorso non certo di breve durata.
Se, come abbiamo visto, il Comune di Firenze, attraverso lo Smart City, vuole andare piuttosto avanti nel tempo, allo stesso modo non pensa a un action-plan ma un vero e proprio spazio di discussione per confrontarsi sulle eventuali barriere, sulle azioni e le misure da adottare, per realizzare una strategia locale da divulgare successivamente, sempre cercando modi per promuovere e aumentare la partecipazione delle persone della città.
Questo documento è la chiave per la Firenze che vivremo domani e abbraccia diversi aspetti, tutti, come abbiamo visto, inevitabilmente legati gli uni agli altri. Avremo una Firenze a volumi zero, elettrica, sostenibile, resiliente, green e, soprattutto, intelligente.