Giardino di Boboli e del Bobolino: storia, curiosità, dove si trovano, costo biglietti e orari, durata della visita.

Giardino di Boboli e del Bobolino: storia, curiosità, dove si trovano, costo biglietti e orari, durata della visita.

Una delle mete più ambite dai turisti nel capoluogo toscano è proprio il Giardino dei Boboli. Ubicato tra il Forte Belvedere, Porta Romana e Palazzo Pitti, vanta oltre 45.000 km di bellezze storiche e meravigliose viste sulla città di Firenze. Fontane, passeggiate, grotte, statue fanno del Giardino, un museo a cielo aperto.

Il Bobolino si trova vicinissimo a Porta Romana, si tratta di un parco pubblico che prende il nome proprio dei Boboli, a cui è molto vicino. Si chiama “Bobolino” per le sue dimensioni più ridotte rispetto ai Boboli.

Giardino di Boboli Firenze: un po’ di storia

Per costruire il Giardino di Boboli ci sono voluti ben quattrocento anni. Cominciamo dal 1418 quando Luca Pitti acquistò gli orti che appartenevano alla famiglia Borgolo e si trovavano dietro Santa Felicita in Oltrarno. Dopo neanche un secolo la moglie di Cosimo De Medici, Eleonora da Toledo, acquistò Palazzo Pitti, commissionato da Luca Pitti a Luca Fancelli, che a sua volta coinvolse il suo maestro, Filippo Brunelleschi, facendone la residenza di famiglia.

Il Giardino altro non è che il proseguimento di Palazzo Pitti, tanto che le “ali” del cortile fanno sì che ci sia un collegamento diretto fra il Giardino e Palazzo Pitti. Boboli è stato concepito per mettere bene in chiaro la distanza fra l’aristocrazia e il comune popolo di Firenze. Nei giardini si tenevano meravigliosi, lussuosi eventi a cui poteva partecipare solo l’aristocrazia di quei tempi, e quindi erano proibiti alla plebaglia. Nicolò Tribolo, scultore e architetto, facente parte della categoria del manierismo, è uno degli artefici del Giardino, ma non è il solo.

Bartolomeo Ammanati, Bernardo Buontalenti e Giorgio Vasari hanno modellato il paesaggio, realizzato le grotte, scolpito le statue e in generale portato, ognuno grazie alle proprie competenze, unicità al Giardino

Il Bobolino, invece, insieme al parco delle ex Scuderie Reali, è un’estensione dei Boboli, che arriva oltre le mura medievali. Tra il 1865 e il 1877 l’architetto Giuseppe Poggi ne realizzò l’ampiamento nell’ambito dell’intervento del “Viale dei Colli”.

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Boboli a Firenze: qualche curiosità

Se pensate che sia “solo” natura e bellezze architettoniche, vi sbagliate di grosso! Se volete fare una visita diversa dal solito, o se avete dei bambini con voi, potete fare una caccia al tesoro alla ricerca di queste curiosità. Lo sapevate, ad esempio, che nel Giardino si trova… un frigorifero? Si tratta precisamente di due ghiacciaie, antenate del moderno frigorifero. Il ghiaccio, che arrivava quotidianamente dall’Abetone, serviva per conservare i cibi che successivamente venivano cucinati per essere serviti durante i banchetti.

Nel Giardino troverete perfino tracce degli Egiziani! Andate alla ricerca dell’obelisco, arrivato a Firenze per volontà di Pietro Leopoldo, nel 1788, che diede ordine di trasferirlo da Roma (dove si trovava a Villa Medici), nel capoluogo toscano.

L’obelisco risale al 1.500 A.C. e per molto tempo è rimasto l’unico in Toscana. Potete divertirvi a cercare un ananas. Non stiamo parlando di un vero frutto ma di un bassorilievo sulla cancellata davanti al Giardino del Conte, che si trova vicino alla Palazzina della Meridiana. Ma perché proprio un ananas? In quel giardino, un tempo, avevano luogo esperimenti di botanica con lo scopo d’inserire nei giardini italiani delle piante esotiche, fra cui l’ananas. Continuando con i simboli, due dei più famosi, e quindi da vedere assolutamente, sono il Capricorno (o la Capra) e la Tartaruga. Entrambi sono collegati a Cosimo I de’ Medici.

Il Capricorno è riprodotto un po’ ovunque nel Giardino poiché era un simbolo che Cosimo I adorava particolarmente dato che l’astrologia di quei tempi sosteneva che i grandi condottieri nati nel segno del Capricorno, o con molti pianeti sotto quel segno, fossero appunto grandiosi. La Tartaruga rappresenta il motto di Cosimo I: “Festina lente”, che significa “affrettati lentamente.”

Organizzare la visita: orari, costo del biglietto, durata della visita

In tutto l’anno il Giardino di Boboli apre alle 08.15 mentre l’orario di chiusura varia in base al mese. Adesso, a causa dell’emergenza Covid-19, l’orario di apertura è 8.45-18.15. Il Giardino è sempre chiuso il primo e ultimo lunedì del mese nonché a Natale e Capodanno.

Il costo del biglietto intero è di 6 Euro fra novembre e febbraio e di 10 euro fra marzo e ottobre. Il biglietto annuale costa 25 Euro. Il biglietto include anche la visita al Giardino Bardini e al Museo delle Porcellane. E’ possibile acquistare i biglietti online e al telefono.
Per la visita è bene programmare almeno tre ore.

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