Chi ha visitato Firenze, ma anche chi si è imbattuto in informazioni online sul capoluogo toscano, avrà sicuramente notato il Giglio, simbolo della città considerata la “Culla del Rinascimento”. Vi siete mai chiesti come mai proprio il Giglio?
Il Giglio è il simbolo della città di Firenze dal XI secolo anche se in origine il Giglio era bianco su sfondo rosso e successivamente, nel 1266, è diventato il Giglio rosso su sfondo bianco, per mano dei Guelfi, come simbolo della vittoria sui Ghibellini.
Nessuna certezza sulle origini, ma varie teorie
Si dice che il nome “Florentia”, scelto durante la fondazione della città per mano dei romani nell’anno 59 a.c., unito alla simbologia della rinascita, della dea Flora e della primavera, sia alla base della scelta del Giglio come simbolo della città. I Ludi Florales, o Floralia, ovvero i festeggiamenti in onore della Dea Flora, che includevano giochi pubblici e competizioni, avvenivano dal 28 aprile al 3 maggio.
La devozione mariana, presente in città già da prima del Medioevo, potrebbe essere un altro motivo per cui è stato scelto proprio il Giglio come simbolo della città; il giglio bianco con leggere venature in azzurro, infatti, è simbolo di purezza, il fiore della Madonna.
Il Giglio viene utilizzato dagli abitanti di Firenze come simbolo della città già nel 1096-1099, durante la Prima Crociata, ben in mostra sulla bandiera.
Nel 1251, invece, i Ghibellini, nonostante fossero ormai esiliati da Firenze, continuavano a utilizzare il Giglio come loro simbolo e per questo i Guelfi, allora al comando della città, invertirono i colori, come abbiamo accennato prima, un gesto ben deciso e con un messaggio ancora più chiaro: distinguersi dai propri avversari. Quell’inversione di colori si è tramutata in quella che tuttora adoperiamo e che tutti conosciamo, Giglio rosso su sfondo bianco.
Il Giglio Firenze come simbolo anche dei territori sotto il dominio fiorentino
Per marchiare chiaramente il proprio territorio, i fiorentini imposero l’obbligo di usare il Giglio di Firenze come simbolo anche per le zone sotto il loro dominio, come per esempio Scarperia e Castel Fiorentino.
C’è però un importante differenze. Il Giglio simbolo di Firenze ha gli stami, ovvero gli organi atti alla riproduzione, mentre il Giglio simbolo delle zone sotto il dominio fiorentino doveva esserne privo, di modo che tale particolare fosse un’esclusiva della città di Firenze.
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Tentativo di sostituire il Giglio
Nel 1811 il governo napoleonico pensò di sostituire il Giglio, imponendo un nuovo simbolo, una pianta di giglio fiorito su un prato verde, su sfondo argentato sormontato da un capo di rosso soverchiato da tre api d’oro. Questo è ciò che diceva un decreto del 13 giugno.
Nonostante il capo rappresentasse l’appartenenza di Firenze alle bonne ville, ovvero le grandi città dell’impero napoleonico, ci fu un rifiuto collettivo da parte dei fiorentini, tanto che il decreto fu bloccato e il Giglio rimase simbolo della città.
Iris? I fiorentini doc lo chiamano Giglio
Lo chiamiamo comunemente Giglio ma in realtà, in botanica, porta il nome di iris, un fiore che cresce spontaneamente nelle colline intorno alla città di Firenze e lungo la valle dell’Arno ma anche, più in generale, nell’intera zona del Chianti.
I fiorentini doc, però, lo chiamano sempre e solo “Giglio”. Ormai non rappresenta più solo la città da oltre mille anni, ma anche numerose Associazioni sociali, culturali e sportive della zona, basta pensare alla squadra di calcio La Fiorentina. Non per niente Firenze viene chiamata, in tutta Italia, la “città gigliata.”
Dante Alighieri cita il Giglio
Perfino Dante Alighieri nel canto XVI del Paradiso cita: “Vid’io Fiorenza in sì fatto riposo, che non avea cagione onde piangesse; con queste genti vid’io glorioso e giusto il popol suo tanto, che il giglio non era ad asta mai posto a ritroso né per division fatto vermiglio”.
Insomma, sicuramente non sappiamo ancora con certezza come mai, tanto tempo fa, i fiorentini scelsero proprio il Giglio come simbolo della loro città, e forse non lo sapremo mai per certo.
Quel che è certo, però, è che Firenze è davvero una delle città più belle d’Italia e ovunque volgerete lo sguardo troverete questo simbolo così antico nel tempo e ancorato nella tradizione, che vi ricorderà che siete nella “città gigliata”, una delle città più antiche, ricche e belle al mondo.