L’antica tradizione folkloristica fiorentina della Rificolona
Scopriamo oggi insieme una delle più antiche feste tradizionali di Firenze. La Rificolona è uno spettacolo di luci e colori in piazza, da non perdersi assolutamente. Si festeggia ogni anno il 7 settembre ed è una festa soprattutto dedicata ai bambini. Vediamo allora tutto quello che c’è da sapere su questo affascinante evento.
Rificolona, il significato
Partiamo dalle basi, cosa significa il termine rificolona? Con questa parola ci si riferisce a una lanterna di carta solitamente caratterizzata da colori accesi e forme eccentriche. Queste rificolone vengono appunto portate per le vie della città la sera del 7 settembre ogni anno dai fiorentini, mentre intonano canzoni tradizionali.
La storia della Rificolona
La tradizione di questa festa risale addirittura alla seconda metà del ‘600. I contadini delle campagne intorno a Firenze e i montanari si spostavano insieme alle loro famiglie per raggiungere Firenze e celebrare la nascita della Madonna l’8 di settembre. Per illuminare il loro percorso dalle campagne utilizzavano delle piccole lanterne che costruivano a mano, che spesso erano coperti con carta colorata. I pellegrini approfittavano del viaggio in città anche per poter vendere la loro merce nella piazza vicino alla Basilica di Santissima Annunziata, al mercato chiamato “Fieruncola“. I giovani fiorentini si riunivano in piazza per schernire i contadini e sopratutto le loro mogli, che soprannominavano “fieruncole” per il loro aspetto poco curato e grezzo. Con il passare del tempo la parola si trasformò in rificolona e tuttora questo termine viene usato dai fiorentini per indicare una donna che non ha gusto nel vestire.
La festa della Rificolona oggi
La tradizione è stata portata avanti negli anni e ora si utilizzano per l’appunto le rificolone, ossia delle lanterne di carta colorata. Solitamente sono i bambini a portarle e per Firenze potrete vederne di tutte le forme e i colori. Durante il percorso per la città con queste lanterne si cantano filastrocche e canzoni tradizionali, la più conosciuta ha un ritornello che recita “Ona ona ona, ma che bella rificolona, la mia l’è co’ fiocchi, la tua l’è co’ pidocchi”. La festa si volge principalmente in piazza della Santissima Annunziata, dove parte la gara tra adulti e piccini a chi ha la rificolona più bella e originale.
L’evento a Montepiano
Dopo i due anni di stop forzato a causa della pandemia, riprendono i festeggiamenti anche a Montepiano, in provincia di Prato. Anche qui infatti le celebrazioni sono molto sentite, quest’anno però si sono svolte anticipatamente il 24 di agosto. La ripartenza è stata tranquilla, senza la caratteristica sfilata dei carri, la musica ad alto volume e le altre attrazioni. L’attenzione è stata tutta dedicata a lanterne e bambini, che hanno potuto realizzare le loro lanterne partecipando a laboratori gratuiti. Negli ultimi anni la Rificolona qui era diventata una sorta di carnevale anticipato, che prevedeva anche un grande coinvolgimento dei cittadini che partecipavano al torneo dei rioni. C’era anche un suggestivo spettacolo di fuochi d’artificio che si specchiavano nel lago Fiorenzo. Speriamo che si possa tornare a questa normalità al più presto.
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