Situata fra le colline del Galluzzo, la Certosa di Firenze è un monastero che merita sicuramente una visita. Un’occasione per ritrovare la pace e una connessione con sé stessi nonché con il mondo della spiritualità per avvicinarsi allo stile di vita dei monaci certosini. Una visita imperdibile per chi ama visitare i luoghi meno conosciuti.
La Certosa di Firenze: un po’ di storia
Il complesso è stato costruito tra il 1310 e il 1365 per volontà di Niccolò Acciaioli, uno dei personaggi di punta del mondo economico e politico di quegli anni.
Egli esprime su dei documenti la chiara volontà di costruire un monastero da dedicare a San Lorenzo Martire.
Questi documenti sono datati 1338 e nel testamento si parla chiaramente della sua predilezione per l’ordine dei certosini, grazie al suo legame con la corte angioina.
Allora c’era una sola certosa in Toscana, la Certosa di Maggiano, a Siena, mentre gli Angioini contribuirono alla realizzazione di varie certose, occupandosi di finanziarne le costruzioni e contribuendo alla diffusione dell’ordine dei monaci certosini.
Fu traendo ispirazione dagli Angioini che Nicolò Acciaioli decise di realizzare una certosa anche nella sua natia Firenze, dopo aver beneficiato a lungo di quella di Napoli.
L’ordine dei certosini, da cui prende il nome la Certosa, fu fondato nel 1804 circa da San Bruno e sei suoi compagni, nei pressi di Grenoble. Lo spazio conventuale nasce per consentire la fusione fra la “vita in comune” e la “vita solitaria”. Il monastero è composto da vari edifici fra cui la chiesa e la torre dell’orologio.
Il monaco-eremita trascorre numerose ore nella sua “cella”, dove si dedica, durante l’arco della giornata, ad attività quali la preghiera, il lavoro manuale e la meditazione della Sacra Scrittura.
Un passato difficile
La storia della Certosa vede anche dei momenti difficili come quando, nel 1810, Napoleone Bonaparte soppresse il monastero e la comunità certosina. I certosini dovettero attendere nove anni, ovvero la caduta di Napoleone nel 1819, per poter tornare nel monastero e ripristinare il loro stile di vita.
Nel 1866, poi, in seguito a una legge del governo italiano che sopprimeva gli ordini religiosi, i monaci si appellarono al Re d’Italia, dopo essere stati ovviamente colpiti a loro volta da quella legge.
Il Re permise loro di rimanere nella Certosa in veste di custodi e la Certosa stessa fu dichiarata monumento nazionale. Tale azione del Re fu piuttosto di ampie vedute per quei tempi.
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Chi era Don Leonardo Buonafé
Don Leonardo Buonafé guidò la Certosa fra il 1495 e il 1501 e fu uno dei suoi principali priori. Egli permise la ristrutturazione generale dell’edificio e portò nella Certosa varie opere d’arte. Buonafé era talmente fedele alla Certosa che scelse di essere sepolto nella sala del capitolo per rimanere, così, sempre parte della vita certosina.
Il monumento funebre si trova ancora oggi in quella sala ed è stato realizzato da Francesco di Giuliano da San Gallo, una delle sue opere più mature.
Dove si trova e gli orari di apertura della Certosa di Firenze
La Certosa si trova a un 1 chilometro circa dall’uscita dell’A1 ed è raggiungibile anche dalla SS2 Cassia provenendo da Tavernuzze e seguendo le indicazioni sul posto.
Dalla stazione ferroviaria di Firenze Santa Maria Novella è sufficiente prendere l’autobus n.37. La Certosa è ubicata sulla cima di un colle a Sud di Firenze.
E’ possibile visitare la Certosa tramite visite guidate dalla durata di un’ora. Gli orari di apertura sono: dal martedì al sabato dalle 10 alle 16, con inizio visita a ogni ora, e con prolungamento di un’ora dell’orario di apertura, quindi fino alle 17, nel periodo dal 15 marzo al 31 ottobre.
La domenica ci sono solo due visite guidate, una alle 15 e l’altra alle 16 (e una terza alle 17 nel periodo 15 marzo-31 ottobre).
La Certosa è aperta il lunedì e i festivi ma non a Natale. I giorni solenni sono 1 e 5 gennaio, 15 agosto, 1 e 2 novembre, 8 dicembre.
Durante i giorni solenni ci sono due sole visite, quella delle 15 e quelle delle 16, e una terza alle 17 nel periodo 15 marzo-31 ottobre.
Per singoli, coppie, famiglie e piccoli gruppi non è necessaria la prenotazione. I gruppi numerosi devono prenotare e possono farlo direttamente tramite il modulo sul sito web della Certosa.