Firenze affascina milioni di visitatori ogni anno con la sua architettura unica, la sua storia secolare e la sua inconfondibile atmosfera: passeggiare tra le sue strade significa immergersi in un museo a cielo aperto, respirare cultura e ammirare scorci che sembrano usciti da un dipinto.
Ma allora “Cosa manca a Firenze?”. Proprio niente? Noi pensiamo che anche la città più bella ha margini di miglioramento: chi la vive quotidianamente sa che dietro la sua immagine da cartolina ci sono aspetti che potrebbero essere ripensati per renderla ancora più vivibile e accogliente, sia per i suoi abitanti che per chi la visita.
Dal traffico alla gestione degli spazi pubblici, dalla valorizzazione della cultura contemporanea alle problematiche legate al turismo di massa, ci sono questioni che meritano attenzione. Non si tratta di criticare, ma di riflettere su come Firenze potrebbe evolversi senza perdere la sua identità.
Cosa manca davvero a questa città? E cosa si potrebbe fare per migliorarla?
Un traffico ancora troppo congestionato
Muoversi a Firenze può essere una sfida. Nonostante l’espansione della rete tramviaria e le zone a traffico limitato, il centro storico resta spesso intasato, con auto e motorini che si intrecciano tra i vicoli stretti. Più che altro è la qualità dell’aria che ne risente e chi si sposta quotidianamente per lavoro o studio, incontra difficoltà che potrebbero essere mitigate da un potenziamento dei trasporti pubblici.
Più che altri mezzi di trasporto o diversi, bisogna capire come avere una mobilità più fluida che permetterebbe di vivere la città con maggiore serenità, riducendo lo stress e migliorando la qualità della vita.
La soluzione potrebbe essere un ulteriore sviluppo delle piste ciclabili e un sistema di trasporto pubblico più efficiente, magari più mezzi elettrici e collegamenti migliori tra le varie zone. Non meno importante sarebbe incentivare l’uso di mezzi sostenibili, con parcheggi di interscambio più accessibili e tariffe competitive.
Spazi pubblici poco valorizzati
Forse molti di voi leggendo l’articolo, alla domanda “Cosa manca a Firenze?”, avranno risposto “Nulla!”, e ci piacerebbe che ce lo diceste nei commenti sotto: noi crediamo anche che Firenze offra scorci unici e piazze meravigliose, ma non sempre gli spazi pubblici sono sfruttati al meglio.
Infatti alcune zone sembrano pensate più per il turismo che per i cittadini, con pochi luoghi di aggregazione e aree verdi dove rilassarsi senza sentirsi in un museo. La città potrebbe trarre beneficio da una maggiore attenzione alla vivibilità quotidiana, con panchine, fontane e aree pedonali ripensate per chi la abita.
In alcune zone periferiche, la presenza di spazi pubblici curati è ancora più limitata: creare nuovi punti di ritrovo e valorizzare quelli esistenti, contribuirebbe a un senso di comunità più forte, rendendo la città non solo più bella, ma anche più vivibile.
Turismo di massa e identità cittadina
Il turismo è il cuore pulsante dell’economia fiorentina, ma la sua gestione resta una questione delicata ( come per Venezia). Il centro storico è spesso sovraffollato – prima solo in alta stagione, oggigiorno lo è praticamente tutto l’anno-, con un flusso costante di visitatori che rende difficile la quotidianità per chi ci vive. Molti negozi storici hanno lasciato spazio a catene commerciali internazionali, modificando il volto della città e questo solleva una domanda importante: come preservare l’anima autentica di Firenze senza rinunciare ai benefici economici del turismo?
Una regolamentazione più attenta degli affitti brevi e un piano turistico che distribuisca meglio i visitatori, potrebbero essere soluzioni efficaci. Dare più spazio a eventi locali e a piccole attività artigianali, forse aiuterebbe a mantenere viva la tradizione fiorentina, evitando che la città diventi una semplice meta da cartolina.

Cultura oltre il Rinascimento
Firenze è sinonimo di arte e cultura, ma spesso sembra rimanere ancorata alla sua eredità rinascimentale: se da un lato questo è un punto di forza, dall’altro rischia di oscurare la scena artistica contemporanea. Ci sono molti eventi, mostre e iniziative legate ( leggi ogni giovedì il nostro articolo su “Cosa fare questo fine settimana a Firenze e in Toscana), a nuove forme d’arte, ma si potrebbe fare ancora di più, potrebbero dare più spazio ai giovani creativi, rendendo la città un punto di riferimento non solo per il passato, ma anche per il presente e il futuro.
Festival, spazi espositivi alternativi ci sono, ma non bastano: quindi un maggior sostegno agli artisti emergenti potrebbe portare una ventata di freschezza, creando un dialogo tra la Firenze di ieri e quella di domani. Investire in cultura contemporanea non significa tradire le radici, ma arricchirle con nuove prospettive.
Leggi anche: Cosa vedere a Firenze in un giorno e mezzo: itinerario dettagliato e consigli pratici
Allora “Cosa manca a Firenze?”
E tu, cosa cambieresti?
Firenze resta una città straordinaria, ma come ogni realtà viva, ha bisogno di evolversi: che si tratti di mobilità, spazi pubblici, turismo o cultura, ci sono aspetti che potrebbero renderla ancora più accogliente e funzionale. Chi la vive ogni giorno ha una visione unica e preziosa: quali cambiamenti vorresti vedere? Se potessi migliorare un aspetto della città, quale sarebbe la tua priorità?