Il Giardino dei Tarocchi si trova vicino a Pescia Fiorentina, più precisamente nella località di Garavicchio, frazione del Comune di Capalbio (GR).
Niki de Saint Phalle, artista franco-statunitense, è il creatore di quest’angolo di meraviglia nella Toscana. Il giardino contiene delle statue che l’artista ha costruito ispirandosi alle principali figure dei tarocchi.
Giardino dei Tarocchi: perfetto anche con i bambini
Dopo le 10 cose da vedere a Firenze più belle di certo non vi potete perdere l’undicesima soprattutto se viaggiate con i più piccoli, sicuramente rimarranno affascinati da queste statue. Anche senza bambini, però, il parco è sicuramente degno di una visita.
Realizzato nel 1979, sembra di essere finiti in un posto fantastico: colori, giochi d’acqua, numerose sculture, fra cui alcune decisamente grandi, tanto da sembrare case e giochi.
Pare che l’artista abbia avuto l’idea per costruire questo giardino dopo aver visto Parque Guell a Barcellona nonché il Parco dei Mostri a Bomarzo.
§Le figure sono ventidue e, sin dall’ingresso, si rimane a bocca aperta e la curiosità sale alle stelle nel vedere quelle costruzioni in lontananza.
Alcune delle sculture
Nella piazza centrale si trova la scultura della Papessa, con tanto di piscina proprio sotto la sua bocca. L’Albero della Vita è composto da rami che finiscono in una testa di serpe ed è pieno di scritte.
Nella Casa della Scultrice è addirittura possibile entrare, l’interno ha le pareti ricoperte di specchi sulle cui superfici si riflette la luce solare che entra dall’esterno.
Questi piccoli specchi non sono solo sulle pareti ma anche sul tavolo, nella cucina e in camera.
Alcune sculture sono arricchite da specchi, come quella appena citata, altre sono coloratissime, su alcune è possibile salire al loro interno, per ammirare la vista da lassù, che è sicuramente qualcosa di bizzarro (nel senso positivo del termine!).
Qui ci sono continui giochi di luce e i colori creano riflessi, ombre e paiono giocare fra loro. Dedicare qualche ora alla visita di questo parco vi farà rimanere a bocca aperta perché davvero vi sembrerà di essere finiti in un sogno infantile, o dentro un cartone animato, dove però voi siete i protagonisti.
Alimenta la fantasia, favorisce l’immaginazione e fa tornare i grandi un po’ bambini.
Biglietti, orari e come prenotare
A causa del Covid-19, è sempre bene, prima di pianificare qualsiasi visita, telefonare per accertarsi sugli orari di apertura e scoprire eventuali cambiamenti dell’ultimo minuto. In questo caso, potete chiamare il numero di telefono 0564-895122.
Si tratta del numero di telefono della Fondazione Il Giardino dei Tarocchi, che potete contattare anche via e-mail a questo indirizzo tarotg@tin.it
- Il biglietto per accedere al parco costa 12 Euro per gli adulti e 7 Euro per gli studenti.
- I gruppi composti da più di 25 persone possono beneficiare a loro volta del biglietto a 7 Euro a persona.
Il giardino è visitabile esclusivamente dal 1 aprile al 15 ottobre (dalle 8 alle 16 esclusi sabato, domenica e festivi). Il primo sabato di ogni mese da novembre a marzo è ad accesso gratuito (dalle 09.00 alle 13.00).
Ciò è possibile grazie alla decisione della fondatrice. Nel caso in cui il primo sabato del mese fosse un giorno festivo, la gratuità sarà applicata nel sabato successivo. Il giardino è chiuso a Pasqua, Pasquetta, il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno.
Raggiungere l’ingresso del parco è molto semplice, proprio perché ce n’è solo uno, e si trova alla fine del muro di Mario Botta. Si tratta di un’apertura circolare da cui comincia il parco.
Sia la primavera sia l’autunno sono ottimi periodi per visitare il parco, anche in giornate particolarmente calde, grazie agli alberi, è possibile godersi la visita.
La durata suggerita della visita va da una a due ore. Diciamo che chi ha fretta e non ha particolare interesse nel vedere i dettagli delle sculture e nello scattare foto può farcela in un’ora, mentre chi desidera immortalare frequentemente questo posto così particolare, salire dentro le sculture e ammirarne i dettagli, potrà goderselo in due ore, o anche tre, prendendola davvero con calma.
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È una cosa vergognosa che faccio i km e non c’è scritto da nessuna parte che la biglietteria è chiusa alle 18:15 è vergognoso !