Livorno una volta era descritta come “una piccola città nuova di zecca, così bella e maneggevole da stare in una scatola di tabacco”.
Oggi ciò che rimane di quella “bella” città si trova tra il mare e la Fortezza Nuova. È pieno di piccoli canali pittoreschi, costruiti nel 17 ° secolo utilizzando metodi veneziani di bonifica della terra dal mare, ed è conosciuta come “La Piccola Venezia“.
Al centro di questo quartiere ( piccola Venezia) sorge la Chiesa di Santa Caterina con la sua cupola ottagonale pesantemente affrescata, può essere visitata a piedi e tramite un tour in barca. Ci vuole circa un’ora (info presso l’ufficio turistico, via Pieroni 18).
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Weekend a Livorno: cosa fare e vedere
Una passeggiata sul lungomare è d’obbligo
Dirigersi verso la Terrazza Mascagni è il modo perfetto per assistere a un tramonto mediterraneo e scoprire i numerosi bar e ristoranti che animano la vita notturna di Livorno. Qui potrete provare una delle prelibatezze della città, il Cacciucco. Questa specialità livornese è una densa zuppa di pesce in salsa di pomodoro servita con pane.

Le attrazioni di Livorno
FORTEZZA VECCHIA – Affascinante questa struttura rossa e ingombrante che domina il porto. Fu costruita nel 1519 dall’architetto Sangallo e commissionato dai Medici. Fu attorno a questa massiccia fortezza che il porto di Livorno crebbe forte e divenne moderno. Sangallo, che “avrebbe insegnato all’Europa come costruire fortezze” usò resti di edifici più antichi, come la Torre di Matilde del 13 ° secolo.
STATUA DEI QUATTRO MORI – Un soggetto forte per la drammatica statua “i quattro mori” dedicata a Ferdinando I de’ Medici che sovrasta quattro pirati ottomani incatenati. Ai soldati napoleonici non piacque, trovandolo offensivo e cercarono di spostarlo, ma non appena le truppe d’invasione lasciarono Livorno, la statua tornò al suo posto nella trafficata Piazza Micheli. È un simbolo della città e la tradizione vuole che se trovi un punto da cui puoi vedere la statua e i quattro mori allo stesso tempo, avrai fortuna.
MUSEO CIVICO GIOVANNI FATTORI – il museo d’arte dedicato a Giovanni Fattori, il più noto dei Macchiaioli, e ad alcuni suoi contemporanei. Furono i pionieri toscani dell’impressionismo, che dipingevano il paesaggio toscano con particolare attenzione all’effetto della luce. Fattori è amato soprattutto per i suoi piccoli dipinti che sembrano schizzi (‘macchia’ significa composizione simile a uno schizzo usando blocchi di colore).
MUSEO DI STORIA NATURALE – Un capitano di mare scozzese ha dato il suo nome a Villa Henderson, che oggi ospita il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo (Via Roma 234, chiuso lun, 10 euro intero). Non è niente di speciale, solo un piccolo museo con una collezione di scheletri di balene e un giardino botanico.

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Un po’ di storia
I Medici trasformarono Livorno da piccolo porto in uno dei porti più importanti del Mediterraneo. Costruirono forti fortificazioni e diedero alla città un’organizzazione moderna. Grazie alle “Leggi Livornesi” del 1593, Livorno fu trasformata in una città cosmopolita, e la seconda più importante dopo Firenze.
Queste leggi garantivano la libertà di residenza, commercio e religione, oltre a esenzioni fiscali e protezione politica ai commercianti di tutto il mondo. Il “porto franco di Livorno” divenne un centro multirazziale e multireligioso, attirando tra gli altri una grande comunità ebraica.
Gli stranieri continuarono a riversarsi, e Livorno divenne una città vivace e una destinazione preferita del Grand Tour nel 18 ° e 19 ° secolo. Purtroppo, è stato trasformato in una base navale fascista durante la Seconda Guerra Mondiale ed è stata pesantemente bombardata.
